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Tra le infinite storie della Seconda guerra mondiale, poche sono avvincenti come quelle del contingente brasiliano in Italia, la cosiddetta FEB. Nel 1944, migliaia di giovani soldati attraversarono l'Atlantico senza neppure sapere con precisione quale sarebbe stata la loro destinazione. Del resto, si diceva in maniera proverbiale, era più facile vedere un cobra fumare la pipa che dei militari brasiliani combattere in Europa. E invece, la divisione del generale Mascarenhas de Morais arrivò in Italia, e sebbene priva di un addestramento adeguato, seppe farsi molto onore sconfiggendo i nazisti sui campi di battaglia della Linea Gotica e contribuendo così alla Liberazione di importanti territori della Toscana. La loro storia incredibile si intrecciò proprio con quella della città di Pistoia, che di per sé visse una vicenda bellica particolare. Liberata già nel 1944, sul suo vasto territorio montuoso continuarono a muoversi diverse fazioni, nel sanguinoso quadro di guerra civile che attanagliò l'Italia. È questa la particolarissima cornice che racchiude le pagine di questo romanzo incalzante e vorticoso. In un inverno in cui ancora infuria spietato il conflitto, ogni cosa appare fragile, confusa, pericolosa. In un caos spesso fatale, amici e nemici si mescolano, fratelli e avversari condividono le stesse strade. Ogni passo nasconde un'insidia, e la vita di un individuo è sempre appesa a un filo sottile. Ragazzi italiani e soldati brasiliani mescolano i loro destini in una storia di amicizia, di tradimento e di speranza per un domani migliore.